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giovedì 6 giugno 2013

Qualcuno è più speciale - Napoli


L’unicità tra bisogni speciali e uniformità dell’offerta didattica I Bisogni Educativi Speciali e la scuola di ogni giorno.

Ieri c’ è stato qualcosa di straordinario. Mille docenti si sono riuniti alla fine dell’anno scolastico, quando sembra impossibile qualsiasi attività che esca fuori dalla pesate routine di fine anno, per discutere di ‘bisogni di educativi speciali’, detto più semplicemente per discutere come si fa il lavoro educativo quando i giovani allievi mostrano segni di non potere o non volere seguire le proposte standard della scuola. L’occasione è una direttiva del ministero che richiede un’attenzione particolare per quei giovani che non avendo alcuna limitazione di carattere organico o funzionale (portatori di handicap o affetti da disturbi specifici di apprendimento) tuttavia in modo temporaneo o cronico mostrano disagio.
Ci sono state varie difficoltà per ospitare una simile imprevista massa di persone che sono state affrontate dal centro SINAPSI dell’università di Napoli grazie al lavoro senza risparmio dei suoi operatori. Ciò nonostante la mattinata è stata faticosa per varie difficoltà tecniche, perl’assenza in presenza di uno dei relatori,  e per la difficoltà di trovare la sintonia con una platea così vasta. Ma oltre questa difficoltà la quasi totalità dei partecipanti è restata fino all’ultimo sottolineando con significativi applausi quei passaggi in cui riteneva fossero toccati punti importanti per il rispetto dei giovani allievi e per l’efficacia del lavoro educativo. Devo confessare che questa presenza attiva è stata per me inaspettata perché troppo spesso viene data una rappresentazione ed un’auto rappresentazione dei docenti come stressati e demotivati. C’è invece chi nonostante lo stress reale di troppi e maldestri tagli, nonostante le troppe incombenze poco motivate e mal gestite, nonostantel’eccesso di irritabilità e di rabbia di tanti colleghi ‘militanti’, trova ancora la strada per attingere al nucleo originario di una professione difficile – aiutare i giovani a crescere – e cercare di riflettere sul modo migliore di far bene il proprio lavoro. Questa presenza che è solo la punta emergente di una vasta massa di docenti che continua a fare con cura il proprio lavoro nonostante tutto, mettein debito le istituzioni e prima di tutto il MIUR rispetto alla domanda di buona formazione in servizio, rispetto alla necessità di istituire spazi permanentidi riflessione per i docenti e rispetto alla necessità di eliminare al più presto tutti i fattori di stress eccessivo che sono il frutto devastante dell’azione combinata di tagli maldestri e normative farraginose e distanti dalla missione educativa.
Dunque queste fotografie sono importanti perché rappresentano insieme una domanda ed una speranza che non vanno deluse.
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sabato 27 ottobre 2012

Riflessione...

Un riflessione senza statistiche e altri strumenti senz'altro utili ma un po' lontani dalla realtà quotidiana.

Io non faccio l'insegnante ma ho insegnato materie tecniche in alcuni corsi, a ragazzi e giovani. Insegnare è un mestiere bellissimo ma anche molto impegnativo.
Ho  figli che vanno alla scuola elementare e alle superiori. Più o meno una idea me la sono fatta in questi anni.
Il lavoro di un  insegnate non può  essere assimilato a quello di un impiegato o di un professionista;  L'insegnate deve svolgere un compito complicato e impegnativo. Le ore della docenza non possono  essere confrontate con le ore di lavoro di un impiegato. ( o almeno nella mia idea di scuola non può essere così,  ricordiamoci che la qualità nella scuola è importante) 
Invece di fare una gara al ribasso, e togliere fondi, facciamo il contrario, aumentiamoli, ripartiamo dalla scuola, inondiamo di denaro la scuola e risparmiamo smettendo  di fare le cose inutili.
La scuola è il futuro, chi taglia i finanziamenti alla scuola è ignorante o in malafede.
Vi dico dove si possono trovare risorse senza dover discutere di opere di viabilità.
Io ho una azienda,
e ricevo dal mio commercialista le informative sui finanziamenti alle aziende che questo governo dispone. Il ministero del lavoro ha stanziato 230 milioni come incentivo all'occupazione. Capite? Se una azienda ha un dipendente a tempo determinato e modifica il contratto trasformandolo a tempo indeterminato lo stato gli regala 12 mila euro.
Vi rendete conto dell'assurdità: il governo finanzia le aziende, che sono entità che nascono  per fare profitto, e sottrae fondi alle scuole ?
E'  come dare bistecche  ai leoni e nutrire i bambini con gazzelle vive:" su Paolino, addenta la coscia della gazzella, io la tengo ferma"  dice il genitore... 
Lo stato deve finanziare le scuole, gli ospedali, le giustizia, la polizia e infine i politici, deve essere solidale erogando fondi a chi ha bisogno, non dare doping alle aziende.
Non sarebbe meglio per le aziende se invece di ricevere denaro senza scopo potessero contare su delle persone istruite (dalla scuola pubblica)?
Si, sarebbe meglio. Infatti l'istruzione è l'unico driver di crescita che abbiamo.
Riusciamo a far sapere ai nostri politici che devono ricominciare a pensare ?
Rimango ottimista anche se questo governo di tecnici è veramente deludente:  Profumo  o ha battuto la testa   e non ragiona più  oppure ha un potere limitato e  comandano altri.
adesso che ho detto la mia sono molto più ottimista, la libertà di parola non ce la possono togliere

ciao
 Roberto Ruffinengo

sabato 28 aprile 2012

Torino privatizzerà i nidi?



A giugno scadranno circa 350 contratti di educatori e assistenti degli asili nido e delle materne comunali della nostra città e non possono essere assunti a settembre a causa dell'uscita del Comune di Torino dal patto di stabilità. Si parla di esternalizzazione del servizio, cioè l'affidamento a dei soggetti privati (cooperative sociali) che poi magari assumeranno i precari che rimarebbero senza contratto comunale.

Intanto ci troviamo davanti ai tagli degli straordinari nelle materne. In alcune scuole hanno tagliato tutte le attivita' per i bambini comprese le feste di fine anno, i laboratori, tutte le uscite didattiche!

E tu, cosa ne pensi? La tua storia è interessante perchè è la testimonianza di quello che sta succedendo! Parlarne potrà aiutarci a capire meglio, condividerla ci farà essere più forti!

martedì 13 marzo 2012

Il nostro urlo!


Immagie da www.urlodellascuola.it


Racconta qui la tua storia sulla scuola!

La tua voce per un urlo da lanciare tutti insieme!


(Portiamo tutte le nostre testimonianze in piazza il 23 marzo!)

venerdì 17 febbraio 2012

Finita la battaglia per nidi e materne ricordiamoci che i bambini di questo paese si trovano di fronte a scuole in grande difficoltà. Occorre “ricostruire la scuola”. Cominciando dai tetti che rischiano di crollare (in diversi casi sono già crollati) in testa ai bambini e a chi lavora nella scuola.

Da alcuni articoli e interviste si direbbe che non si voglia mettere in atto una grande discontinuità con gli interventi Gelmini, ma dobbiamo ricordarci cosa è successo in quei tre anni devastanti per la
scuola italiana.
  • A fronte del fatto che nelle rilevazioni internazionali OCSE PISA sui quindicenni l'Italia è agli ultimi posti viene demolito l'impianto della scuola elementare la quale in altre rilevazioni risulta essere nelle prime posizioni a livello europeo.
  • Ci è stato detto che il maestro unico è meglio e quello che è sopravvissuto del tempio pieno non vede più due maestre insegnare in una classe con alcuni momenti di compresenza, ma una maestra di riferimento e altre cinque o sei per tappare i buchi.
  • Ci è stato detto che il tempo pieno non sarebbe stato ridotto e invece, oltre alla riduzione qualitativa derivante dall'eliminazione delle due maestre di riferimento e delle compresenze, non sono state soddisfatte tutte le richieste delle famiglie che lo hanno chiesto.
  • Ci è stato detto che non sarebbero stati toccati gli allievi con disabilità e invece si sono ridotte le possibilità di certificazione ed è stato ridotto il numero degli insegnanti di sostegno in rapporto al numero di allievi con disabilità.
  • Ci è stato detto che la scuola secondaria di 2° grado sarebbe stata migliorata ed invece sono solo state ridotte le ore di insegnamento, le materie e le attività di laboratorio. Proprio dove l'Italia è già carente, la didattica laboratoriale in grado di sviluppare le competenze testate nelle rilevazioni OCSE PISA, si riduce ancora.
  • Ci è stato detto che sarebbe stato premiato il merito ed è stato partorito un sistema banale in cui si dà qualche soldo in più ad alcuni insegnanti senza effettivi e trasparenti riscontri in merito al loro operato, provocando divisioni e invidie interne. L'esatto contrario di ciò che serve: è stato constatato infatti come la chiave del successo di una scuola è il livello di collaborazione tra gli insegnanti.
  • Ci è stato detto che bisogna migliorare l'integrazione degli stranieri limitando la loro presenza nelle scuole al 30% e poi sono state tolte le ore necessarie a fare corsi di italiano per gli alunni stranieri appena arrivati in Italia, che adesso spesso sono in classe senza speranza di capire ciò che succede intorno a loro.
  • Ci è stato detto che sarebbero state messe in sicurezza le scuole invece le condizioni degli edifici scolastici sono disastrose e, in molti casi tali da mettere a rischio l'incolumità di chi le frequenta a causa della mancanza di manutenzione di base come la riparazione dei tetti. A Torino le scuole nelle quali piove dentro sono moltissime.
L'unica cosa certa è che sono stati tolti 8 miliardi alla scuola, sono stati persi 130.000 posti di lavoro e sono aumentati i finanziamenti alle scuole private accentuando ulteriormente il divario tra alunni provenienti da famiglie in difficoltà dal punto di vista socioculturale e quelli più fortunati.

Proporrei una lettera al ministro su questi temi.
Claudio Berretta

lunedì 13 febbraio 2012

Incontro su nidi e materne del 10 febbraio 2012


Riunione COOGEN 10 Febbraio 2012

Il giorno 10/02/2012 si è tenuto un incontro sul tema nidi e materne. Qui è possibile scaricare il verbale riportato anche di seguito.

VERBALE
L'assemblea è centrata sul tema dei nidi e delle materne della città di Torino.
Viene presentata la situazione di carenza di organico e come la situazione è evoluta nell'ultima settimana dopo l'invio della lettera all'assessora.

L'assemblea decide:
  • di partecipare all'incontro convocato dal sindaco e dall'assessora per il giorno 23 febbraio. In tale incontro si chiederà di comprendere qual è la situazione e come pensano di affrontare l'emergenza insegnanti oltre a comprendere a quale scuola si stanno iscrivendo i bambini oggi
  • Di partecipare al presidio indetto dai precari del Comune di Torino in sostegno e solidarietà con le insegnanti precarie di nidi materne e con gli assistenti educativi. Tale presidio era stato indetto per sostenere un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la giunta a mantenere e migliorare, ove possibile, il sistema educativo della città. Tale ordine del giorno non è stato approvato e non potrà essere discusso nel consiglio di lunedì 13
  • Inviare una serie di mail ai senatori piemontesi chiedendo loro di sostenere l'emendamento presentato in questi giorni per poter permettere anche alla città di Torino di poter escludere dai blocchi di spesa i servizi essenziali (educativi compresi) nonostante lo sforamento del patto di stabilità
  • di invitare l’assessore al bilancio Passoni per confrontarci con lui rispetto alla situazione economica del comune e sugli investimenti nel settore delle politiche educative oltre che a sensibilizzarlo sull’attuale situazione di emergenza
  • di inviare una lettera agli assessori regionali Cirio e Monferino per chiedere maggiori finanziamenti per nidi e materne comunali, preoccupati dai previsti tagli di circa 4 milioni e mezzo a questo settore da parte della regione
  • di inviare una lettera ai ministri Profumo e Fornero per chiedere maggiori investimenti per i settori riguardanti nidi e materne, per i quali lo Stato investe davvero poco. Tale lettera verrà inviata direttamente i ministri, ma si chiederà anche all'assessora Pellerino di farsi tramite per noi verso il ministro Profumo
  • di chiedere un posticipo della chiusura delle iscrizioni a dopo l’incontro con il sindaco del 23 febbraio


mercoledì 1 febbraio 2012

Lettera aperta al Coogen

L’assessora Pellerino e il direttore Garbarini rispondono su facebook alla nostra lettera. Ci aspettiamo presto un incontro con il Coogen,  i Presidenti dei Comitati di Gestione e i genitori Rappresentanti di Classe come da noi richiesto.

Pubblichiamo su questo blog la lettera aperta al Coogen per commentarla in attesa di incontrarci al più presto in una riunione per decidere insieme le posizioni che esprimeremo come Coogen.




Lettera aperta al Coogen dell'assessora Pellerino e il direttore Garbarini
Il coordinamento Genitori Nidi Materne Elementari e Medie ha espresso in una lettera inviata anche ai quotidiani cittadini preoccupazioni sulla situazione oggi esistente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, con particolare riferimento al rapporto tra il personale impiegato e le bambine ed i bambini presenti giornalmente nelle strutture.
Sono senz’altro preoccupazioni comprensibili e che giornalmente condividiamo, anche in ragione del nostro ruolo istituzionale, con i genitori che continuano a investire nel sistema di qualità che la Città di Torino ha costruito nella lunga storia del suo sistema educativo.
Sono tuttavia contenuti in questa lettera giudizi e affermazioni che necessitano un chiarimento franco e aperto.

martedì 31 gennaio 2012

Lettera all'assessora Pellerino

Dopo la riunione dello scorso 24 gennaio 2012 è sorta l'esigenza di richiedere un ulteriore incontro con l'assessora ed è quindi stata scritta una lettera.

sabato 14 gennaio 2012

Riunione COOGEN - 24 Gennaio 2012


Quali servizi per l'infanzia, nidi e quali materne a Torino per il prossimo anno? Troviamoci a discuterne!

24 GENNAIO
ore 21
Riunione COOGEN
P.za MASSAUA 17b
ex Venchi-Unica


Inoltre sul sito del Coogen è stato pubblicato il resoconto dell'incontro con l'Assessora Pellerino incentrato sulle problematiche delle supplenze, mensa e futuro del servizio educativo del Comune.

domenica 18 dicembre 2011

Effetti delle politiche di tagli al servizio educativo


Salve a tutti.
Come esposto martedì scorso alla riunione del Comitato Genitori, in una delle sezioni della scuola materna "Tesoriera" (circoscrizione 4) si stanno concentrando gli effetti delle politiche di tagli al servizio educativo da parte del Comune.
Con l'aiuto di questo strumento elettronico e con l'appoggio della direzione del Coogen, vorremmo verificare se in altre scuole materne comunali di Torino ci sono situazioni simili a quella che stiamo vivendo noi insieme ai nostri figli.
L'intenzione è poi quella di chiedere, a stretto giro, un incontro de visu con il Comune per esporre il problema e chiedere una soluzione che salvaguardi dignitosamente i diritti dei nostri figli.
Pertanto invitiamo gli altri genitori di bambini nella fascia 3-6 a spendere qualche minuto del loro tempo per esporre eventuali situazioni simili a quella che andiamo a descrivere nel seguito.